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Non solo pan biscotto! Novità e notizie sul Panificio Artigianale Gianpietro Pizzo e dal mondo della panificazione

Storia del Pan Biscotto

Il “Pan biscotto” nel Veneto è un prodotto di antica tradizione e ancor oggi è particolarmente consumato nel Basso Vicentino e nel Polesine

In queste zone il pan biscotto era tradizionalmente preparato nelle “casade” o fattorie di campagna, dove vi era un forno a legna che veniva adoperato dai salariati.  Mediamente si faceva il pane per la famiglia ogni 15 giorni, ed era quindi necessario ottenere un prodotto facilmente conservabile.
Anche Venezia aveva una grande tradizione nel pan biscotto o gallette.
Utilizzato inizialmente nelle navi già nel 1280, esisteva una Magistratura che controllava la fabbricazione di questo prodotto, principalmente usato in alternativa a quello fresco.  Ogni famiglia ne teneva una scorta, in sostituzione c’era solo polenta.

Gli anziani dicevano: “col pan tuto xsè più bon” (Con il pane tutto è più buono), e così lo accompagnavano ad ogni tipo di pietanza, persino alla frutta:  pan e pomo (mela), pan e pero (pera), pan e nose (noci), e persino pan e anguria!  Forse una volta l’azione principale era quella di sfamare tante bocche con pochi costi, ma poi con il tempo qualcuno deve essersi accorto che era veramente buono, dato che tantissime persone ancora oggi mangiano la frutta accompagnata dal pan biscotto e non certo perché non hanno niente altro da mangiare, come magari poteva essere nei tempi passati.

E’ ancora abitudine, in Polesine, specie tra gli anziani, sostituire il pasto serale con caffellatte e pan biscotto.  Il migliore abbinamento resta sicuramente quello con salumi e formaggi, oppure sbriciolato nelle zuppe.

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