Il pane capovolto a tavola è oggi considerato, soprattutto dai più anziani, un atto di maleducazione, un gesto che può “portare male”.
Per capirne il significato è necessario risalire all’inizio del XV secolo.
In quel tempo il re di Francia, Carlo VII, aveva sancito una tassa in natura a favore del boia. Il pane destinato dai panettieri a questo personaggio non piacevole veniva posto sul bancone rovesciato, al fine di renderne ben evidente la destinazione. Per questo motivo ancora oggi il pane rovesciato in tavola è un simbolo negativo.